Attività
Psicoterapia
ad indirizzo psicodinamico
Il termine psicodinamico, deriva dal pensiero di Freud, il quale descriveva l’apparato psichico come “dinamico”, ossia in costante movimento tra “interno ed esterno”, tra “conosciuto e sconosciuto”, tra “passato e presente”.
L’orientamento psicodinamico riconosce l’esistenza di un funzionamento mentale “inconscio”, ossia non consapevole, sostenendo che sensazioni e stati affettivi che hanno accompagnato il vissuto di eventi passati, possano influenzare, senza che ce ne rendiamo conto, il nostro comportamento attuale.
«L’esperienza terapeutica non è parlare a una persona, ma con una persona. La conversazione pronunciata entra in risonanza con una conversazione inconscia, in cui le due persone stanno pensando insieme»
Ogden
In una buona psicoterapia ogni passo deve essere comprensibile ed avere un senso per il paziente, anche se ciò può rivelarsi tale solo a posteriori.
Ecco perché è indispensabile un rapporto di fiducia, il cui il paziente si affidi al terapeuta: non raramente capita, infatti, che si vivano momenti di smarrimento, dubbio, confusione rispetto alla direzione intrapresa, ai passi fatti, al raggiungimento del proprio obiettivo.
È importante che il paziente si renda protagonista della propria terapia e, quindi, responsabile dei propri cambiamenti, assumendo un ruolo attivo nel condividere le proprie idee, convinzioni, perplessità, emozioni, anche laddove ciò costituisca esprimere stati d’animo o riflessioni che si teme che il terapeuta possa non condividere.
È un percorso alla scoperta del proprio mondo interno di rappresentazioni, cioè come ci rappresentiamo noi stessi e gli altri, lungo il quale la persona impara ad accettarsi nella propria completezza, fatta di tante parti spesso in conflitto tra loro, con lo scopo finale di una integrazione e di un maggiore equilibrio.
Come accade con tutti i cambiamenti più profondi, anche questo è un procedimento che necessita di tempo, un tempo variabile che dipende da diversi fattori, tra cui gli obiettivi che il paziente concorda col terapeuta.
Le terapie non sono tutte uguali.